Il ficodindia, trova a Santa Margherita di Belìce il suo habitat naturale. In tale area ha trovato l'ambiente pedologico vocazionale per eccellenza per svilupparsi e produrre. In questa area soleggiata, dalla natura rigogliosa, dove scorre il fiume Belìce, la coltivazione del ficodindia è una tradizione secolare.
Tipico frutto di origine messicana, il ficodindia si è diffuso in Italia grazie ai colonizzatori spagnoli poco più di cinque secoli fa. La coltivazione del ficodindia nei comuni delle Terre Sicane vanta tradizioni antichissime, soprattutto a Santa Margherita di Belìce le particolari condizioni pedo-climatiche risultano favorevoli alla produzione di frutti di altissima qualità e dal sapore molto gradevole.
Dal gusto esotico e dalla forma ovoidale, il ficodindia matura nei mesi autunnali (Ottobre-Novembre). Per il suo contenuto di zuccheri e di aminoacidi è particolarmente apprezzato oltre che per la sua bontà anche per le sue proprietà diuretiche e toniche. Il ficodindia favorisce, infatti, la diuresi e per questo è indicato dai medici per le terapie delle funzioni renali.
Il panorama varietale è ristretto a tre cultivars con gusti sensibilmente diversi tra loro: la gialla detta Sulfarina; la rossa detta Sanguigna; la bianca chiamata anche Muscaredda.
Nel mese di Ottobre a Santa Margherita di Belìce si svolge la Sagra del Ficodindia, suggestiva vetrina attraverso la quale i produttori locali possono far conoscere il loro prodotto che si presenta come una delle principali risorse del comparto agricolo del territorio.
Il ficodindia è ottimo fresco, ma può anche essere utilizzato per dolci, gelati, succhi e persino per farne frittelle con le bucce.